Scoperte tecnologiche sensazionali, macchine senza pilota, treni ad alta velocità, viaggi sulla luna. Eppure nel 2016 ancora milioni di persone muoiono per una malattia che fa paura solo a nominarla, il cancro. Al seno, al colon, alla prostata, ai polmoni, ovunque.
Una nuvola nera che incombe sulla nostra vita fatta di troppe sigarette, di una alimentazione sregolata e di un’attività fisica limitata. Detto più comunemente tumore o tecnicamente neoplasia, questa patologia è causata dalla crescita anormale e incontrollata di alcune cellule del nostro corpo.
È bene specificare che tutte le cellule del nostro corpo hanno un processo di crescita che si conclude però con la morte o la sostituzione naturale delle cellule stesse. Le cellule dette tumorali, che causano la patologia sopra descritta, crescono invece in modo irregolare e vivono più a lungo delle cellule normali creando una massa in eccesso di tessuto.
Da non confondere con i tumori benigni, che non costituiscono un cancro e la cui formazione è delimitata ad una zona ben precisa, i tumori maligni possono contagiare anche altre parti del corpo attraverso un processo di diffusione detto metastasi.
Numeri preoccupanti e sempre piu in aumento
I numeri spaventano e non possono non preoccupare: solo in Italia quasi 400 mila tumori sono diagnosticati annualmente indifferentemente tra uomini e donne. La metà di questi casi conducono al decesso e contribuiscono ai più di 8 milioni di vittime che questa malattia miete ogni anno nel mondo.
Numeri impressionanti di fronte ai quali le tradizionali cure come chemio o radio terapie, a cui i pazienti sono normalmente sottoposti, non sembrano sufficienti.
La speranza per il futuro: il vaccino anti cancro
La buona nuova arriva dalla Germania ed è il risultato di una ricerca scientifica condotta all’Università di Johannes Gutenberg a Mainz che ha portato alla creazione di un vaccino universale contro il cancro. Detto in modo semplicistico vaccino, più che vaccino è una cura in quanto non previene, ma aiuta il sistema immunitario a rinforzarsi e rispondere alle cellule tumorali.
Il test, che si sta sperimentando proprio in questo periodo, ha avuto degli effetti benefici rilevanti su alcuni animali e su alcuni pazienti ed è per questo che ha nutrito grande scalpore ed interesse.
Il vaccino consiste in una semplice capsula di grasso che racchiude RNA, una molecola simile al DNA che viene cambiata in base al tumore da sconfiggere. Una volta entrata nel corpo umano tramite iniezione, la molecola si trasforma in una proteina che funge da antigene tumorale creando una forte reazione immunitaria contro il cancro stesso.
Alla base di questo metodo c’è il concetto in base al quale, a differenza ad esempio di un virus, il sistema immunitario non riconosce le cellule immunitarie come estranee e non si attivi quindi per espellerle.
Siamo di fronte quindi ad uno studio nuovo, serio e basato su risultati iniziali interessanti, ma ancora troppo preliminari per definirlo la grande scoperta del secolo. Di sicuro è un grande passo avanti che detta la strada maestra a chi da anni si impegna per la causa e che dà nuova luce a chi ogni anno perde la speranza ammalandosi di una malattia ancora purtroppo troppo invincibile.