Saldatura che passione!

Saldare. Un po’ come unire, collegare, mettere insieme. Una fusione di due corpi solidi e rigidi che modificano la loro indipendenza per diventare una cosa sola. Non c’è apporto di nuovo materiale, di colla o quant’altro, ma ci sono essenzialmente due parti che vengono collegate in modo permanente e continuo.

È questa la saldatura, processo delicato e “scintillante” realizzabile con l’uso di una macchina, la saldatrice. Il processo di unione di due entità solide, non è un rito nuovo dell’ultimo millennio. L’azione del calore veniva già sfruttata nell’antichità per unire principalmente parti di ferro, con l’aiuto anche di un altro arnese che rendeva omogenea la fusione attraverso la pressione, solitamente un martello.

Questa vecchia tecnica è stata via via sostituita da metodi sempre più moderni che assicurano oggi un risultato migliore, senza quindi discontinuità di materiale, e garantiscono decisamente maggior sicurezza.

Oggi le diverse tecniche di saldatura danno vita a procedimenti differenti, ognuno dei quali sfrutta però l’energia del calore ottenuto principalmente da una fiamma prodotta dalla combustione di aria e gas. In base al tipo di lavorazione che voglio compiere si avrà quindi un tipo specifico di saldatura a cui corrisponde una determinata tipologia di saldatrice.

Non solo Inverter

La scelta della saldatrice dipende dal tipo di materiale che vogliamo lavorare, dall’esperienza e dalla precisione con cui vogliamo svolgere la saldatura. La saldatrice cosiddetta “a cannello” consente la fusione di metallo attraverso la combustione dell’ossigeno e di un gas detto acetilene.

Esiste poi la saldatura MIG e MAG, che pur basandosi sulla stessa tecnologia differiscono in quanto come gas usano rispettivamente l’ossigeno e l’elio (o aragon). Infine abbiamo quella più conosciuta, la saldatrice TIG. È una saldatrice elettrica, detta più comunemente saldatrice ad arco che trova applicazione in un numero elevato di metalli.

La possiamo trovare in una doppia versione: le più semplici sono a corrente continua mentre le più professionali, sono a corrente alternata. Recentemente queste saldatrici elettriche le possiamo trovare sotto il nome di saldatrici inverter, nome che si ispira al processo che sta alla base del macchinario stesso dove l’alternanza di corrente è generata da alcuni circuiti.

Inverter: una sicurezza

I vantaggi di una saldatrice inverter sono diversi. Come prima cosa, dà vita ad una saldatura altamente qualitativa in grado di unire materiali differenti in modo pulito ed uniforme. Una procedimento sicuro che vede la totale assenza di scorie o materiali di rifiuto.

Insomma una saldatura molto efficiente adatta per lavori professionali di precisione. Rispetto ad una saldatrice tradizionale, la Inverter presenta un peso sostanzialmente ridotto che raramente supera i 10kg . Le sue dimensioni, che oscillano tra i 30cm ed i 40cm di lunghezza per una lunghezza media di 25cm, la rendono inoltre molto pratica, maneggevole e facile da usare.

Dopo l’uso l’apparecchio può essere tranquillamente riposto in una valigetta, data in dotazione con l’acquisto, che consentirà di trasportarla dove si vuole. La saldatrice Inverter richiede molta esperienza e viste le sue potenzialità deve essere usata in maniera perfetta per sfruttare a pieno tutti i vantaggi.